Nelle regole del quadrato

Presupposti

Partendo dall’assunto che il palcoscenico è uno dei luoghi dove può manifestarsi l’invisibile, il sacro,cercheremo attraverso questo stage di studiare le minime condizioni necessarie perché tale manifestazione avvenga. Ci rendiamo subito conto che l’invisibile o il sacroè preesistente alla forma ma che di questa necessita per manifestarsi. Portato sul piano musicale potremmo dire che la musica è preesistente allo strumento ma solo quando incontra questo strumento si producono delle vibrazioni percepibili e comunicabili. Diventa quindi indispensabile eliminare le resistenze, i pregiudizi, le idee per creare il vuoto necessario affinché possa rivelarsi una verità. Una parola questa necessariamente ambigua soprattutto in un luogo deputato all’artificio eppure condizione necessaria a chè il teatro possa succedere. Ci concentreremo sulla presenza sulla scena, sul lavoro in gruppo nella sua dimensione di organismo e ci concentreremo ancora sulla cellula minima dello scambio relazionale per studiare la tessitura invisibile che lega i 2 attori-interpreti e come la parola non è semplicemente detta ma diventa un’azioneconcreta. Tutto questo naturalmente ponendo l’accento che tutto è un gioco, un semplice organico serio gioco a cui partecipiamo.

Lo spazio

Tracciando un quadrato per terra questo definisce un dentro e un fuori che impone delle regole allo spazio e al corpo; al di fuori del quadrato noi  possiamo definire la nostra presenza come presenza ordinaria;  all’interno invece ci metteremo alla scoperta del sacroe dell’invisibile.